Per sopravvivere alle vacanze con figli piccoli, è importante accettare che le esigenze cambiano e ripensare il proprio concetto di vacanza. Il coaching ontologico può aiutarti a ritrovare l’essenza di ciò che ti fa stare bene e trasformare la vacanza in un'esperienza più autentica e meno stressante. Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Travel  Research i benefici delle vacanze familiari dipendono dalla qualità dell’esperienza condivisa e da come i genitori riescono a bilanciare aspettative e stress.

5 consigli per sopravvivere alle vacanze con bambini piccoli (e non solo)

Ecco 5 passaggi pratici per affrontare le vacanze con figli piccoli (e non) in modo più consapevole e sereno:

1. Accettare che le vacanze non saranno come prima
   
2. Individuare l’essenza di ciò che per te è vacanza
   
3. Adattare l’esperienza attuale a quella sensazione
   
4. Semplificare: meno attività, più connessione
   
5. Ritagliarti ogni giorno un momento per te

Il metodo del coaching ontologico per genitori

Il coaching ontologico lavora sul “chi e come siamo” piuttosto che su “cosa facciamo”. Applicarlo alle vacanze significa chiedersi:

• Qual è l’essenza della vacanza che desidero?
  
• Come posso viverla anche nella realtà attuale?
  
• Di cosa ho bisogno davvero per sentirmi bene, ora?

Come si fa? Esempio reale

A) Trova l’essenza della tua vacanza ideale
Mettiti in un luogo tranquillo e chiudi gli occhi. Ripensa alla tua vacanza più bella e scegli un momento preciso: dov'eri? Con chi eri? Cosa stavi facendo? Cosa pensavi? Cosa provavi? Come sentivi il tuo corpo?
Esprimi in una parola l’essenza di quel momento, come fosse il titolo di quel film.
Es: “amicizia” oppure “leggerezza” oppure “esplorazione”, ecc.

B) Traduci quell’essenza nell’oggi e trova il tuo “come”
Immagina come creare la tua vacanza ideale oggi in modo che abbia lo stesso titolo, la stessa essenza.
Chiediti: di cosa ho bisogno oggi per ritrovare quell’essenza nella mia vacanza? Che elementi deve avere la mia vacanza ideale per non perdere la sua essenza?

C) Adesso puoi ricreare la tua vacanza ideale!
A me quello che di pancia è apparso quando ho chiuso gli occhi è stato un momento di un viaggio in Argentina fatto più di 10 anni fa. C'era una temperatura estiva perfetta. Ero sola e guardavo il cielo, pensando che non avevo mai visto un cielo così grande. Mi sentivo rilassata, in pace.
L’essenza di quel momento per me era la semplicità della bellezza.

La prima volta che ho fatto questo esercizio avevo un figlio “grande” di 8 anni, un figlio di 5 e 2 gemelli di 2 anni, e quell’essenza per me non si traduceva più in un viaggio in Patagonia on the road (che sarebbe stato logisticamente impossibile con gli amati nani e le loro esigenze), ma è diventata piuttosto un piccolo agriturismo fra campi e boschi del viterbese, dove si può giocare a calcio sotto un noce gigantesco e le stelle la notte sono infinite. Quella è stata la mia bellezza semplice e felice.

Volete provare anche voi?

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