Come combattere lo stress da mamma?
Il Metodo “Mamme No Stress” per mamme consapevoli e meno stressate
Per combattere lo stress da mamma serve prima di tutto ascoltare i propri bisogni, imparare a comunicare con chiarezza e gestire il proprio mondo emotivo. Il Metodo “Mamme No Stress” ti guida passo passo per farlo davvero, senza sensi di colpa.
Essere mamma non è facile: riconoscere il carico nascosto
Essere mamma non è facile. Chi lo dice con leggerezza spesso non ha mai provato la fatica di gestire una famiglia, il carico mentale, le emozioni altalenanti e, allo stesso tempo, cercare di crescere un figlio con amore, attenzione e presenza. E spesso siamo proprio noi mamme a non dare il giusto valore a tutto quello che stiamo facendo, quasi come se “non fosse abbastanza”...
Allo stesso tempo, l’emozione di essere madre è una delle più grandi nella vita ed è per questo che, come madre e come coach, ho voluto dare delle indicazioni concrete per vivere la vita di madre senza stress. Perché sono convinta e l’ho provato (e lo provo ogni giorno con i miei 4 figli) che con il giusto approccio, lo stress di mamma si può trasformare in consapevolezza, risorse interiori e relazioni più autentiche.
È così che, integrando la scienza del Coaching Ontologico e la mia esperienza personale come madre di 4 figli, è nato il Metodo “Mamme No Stress” per accompagnarti verso una genitorialità più consapevole e meno stressata.
Perché le mamme si sentono sempre in affanno?
“Mamme esaurite”, “mamma apprensiva”, “mamma sempre in ansia”: sono espressioni che, in modo ironico e non, ritornano continuamente e tutto sommato ci accomunano tutte.
Ma cosa c’è davvero sotto lo stress materno?
Le principali cause sono molteplici (e non dipendono dal fatto che “sei sbagliata”, nds):
- aspettative sociali non realistiche
- mancanza di supporto reale
- carico mentale invisibile
- colpa, perfezionismo e confronto costante
Allo stesso tempo, la maternità può diventare anche un percorso potente di crescita personale. Se penso a me stessa (pur da sempre interessata alla crescita personale), non credo ci sia stata nella mia vita un’esperienza così trasformativa come la maternità.
E non me lo aspettavo.
Non mi aspettavo che la mia vita e la mia identità si potessero stravolgere così profondamente e velocemente e non ero per nulla preparata.
Nessuna lo è.
Con gli strumenti giusti, però, la crisi si può trasformare in opportunità e la persona che sono oggi è senz’altro un’evoluzione, in meglio, di chi ero.
Metodo “Mamme No Stress”: coaching ontologico al servizio delle madri
Il Metodo “Mamme No Stress” è un approccio originale e pratico, che unisce i fondamenti del Coaching Ontologico con l’esperienza concreta della maternità (mia, come madre di 4 figli, ma anche di tutte le donne che in questi anni ho seguito e seguo).
Non è una lista di regole, ma un invito a rallentare, ascoltarti e guidare il cambiamento da dentro.
I 3 pilastri del Metodo:
1. Ascolta i tuoi bisogni
2. Fai richieste efficaci
3. Gestisci le tue emozioni
4(3+1). Ritrova il tuo equilibrio tra Dare e Ricevere
1. Ascolta i tuoi bisogni (anche quando ti sembrano “egoisti”)
La maternità spesso spinge noi donne a mettere tutto il resto da parte: il tempo per sé, il riposo, la leggerezza, i desideri profondi. Ma una mamma felice è una mamma che sa riconoscere ciò di cui ha bisogno, senza giudizio.
Perché è importante?
Quando ignori i tuoi bisogni, il tuo corpo e la tua mente ti presentano il conto: stanchezza cronica, ansia, frustrazione, scatti emotivi. Ascoltarti, invece, ti permette di ricaricarti e di essere presente nei momenti che contano davvero.
E questo lo sappiamo. Con la testa. Eppure, nella quotidianità e “nella vita vera”, non ci riusciamo.
Questo perché esiste qualcosa di profondo e "inconscio" in noi madri che è legato al mandato culturale (una sorta di legge collettiva non scritta) per cui “La brava madre si sacrifica per i figli” o “Amare qualcuno vuol dire metterlo sempre al primo posto”. Possiamo non condividere questi mandati, ma finché non saremo in grado di riconoscerli in noi non potremo trasformarli.
Il lavoro di riconoscimento e trasformazione di un mandato culturale è un tema che si affronta in un percorso individuale, ma ci sono piccoli esercizi che puoi iniziare a fare subito per iniziare un cambiamento.
Cosa puoi fare subito (esercizi utili):
- Durante la giornata, fermati 1 minuto ogni giorno e chiediti: “Di cosa ho bisogno in questo momento?”. Parti con i bisogni anche fisiologici: es. Bere, mangiare, andare in bagno, ecc..
- Non sminuire le risposte. “Riposo”, “tempo da sola”, “parlare con un’amica” sono tutti bisogni legittimi.
- Prenditi cura del tuo bisogno nell’immediato o al massimo entro 2-3 gg per i bisogni più “complessi” (nota: nella maggior parte dei casi, dovrai chiedere aiuto a qualcuno e questo fa parte del gioco).
💡 Allenare l’intelligenza emotiva parte proprio da qui: dare nome ai tuoi bisogni, legittimarli e soddisfarli.
2. Fai richieste efficaci (smetti di sperare che gli altri capiscano da soli)
Una delle fonti più frequenti di stress è la comunicazione inefficace. Molte mamme si ritrovano a pensare: “Dovrebbe capirlo da solo”, “Perché devo sempre chiedere?”, “Non mi sento ascoltata”.
E così accumulano rabbia, silenzi, scatti improvvisi.
Anche questi sono pensieri che ci vengono da mandati culturali, come:
“Chi mi ama, mi capisce senza che io parli”,
“Se chiedo aiuto, vuol dire che non sono capace da sola (quindi, è un segno di debolezza)”,
“Se chiedo qualcosa, disturbo/do fastidio”, ecc..
Con il Coaching Ontologico superiamo la semplice tecnica dei manuali di comunicazione e impariamo realmente a fare richieste efficaci, affrontando vari aspetti:
Cosa cambia con il coaching ontologico?
- riconosciamo i mandati culturali che ci “bloccano” prima ancora di riuscire a chiedere e li trasformiamo;
- riconosciamo l’emozione che si attiva prima di chiedere e la trasformiamo se non è funzionale all’efficacia della richiesta
(Es. se chiedo a mio marito di svuotare lui la lavastoviglie stasera con rabbia o risentimento, quale pensate che sarà il risultato? Se anche alla fine mio marito accettasse la richiesta, qual è il clima che si crea nella coppia?); - impariamo quali sono gli elementi che devono essere presenti affinché una richiesta sia efficace (questi sì, criteri “tecnici” di comunicazione);
- impariamo a gestire il “NO” come apertura al dialogo: la richiesta non è un ordine e lascia spazio al “no” dell’altro che diventa il punto di partenza per una negoziazione e non un muro. Allo stesso tempo, impariamo che anche il nostro “dire no” all’altro non è un tradimento o un affronto, ma un sano prenderci cura anche dei nostri bisogni.
3. Gestisci le tue emozioni (non eliminarle, ma ascoltale)
Le emozioni, nella vita da mamma, sono onnipresenti: stanchezza, frustrazione, paura, senso di colpa… ma anche amore infinito, gratitudine, gioia. Ma cosa succede quando le emozioni non vengono comprese?
Lo stress emotivo si accumula
Ogni volta che ignori, giudichi o comprimi un’emozione, questa non sparisce: resta nel corpo, nella mente, nel tono di voce. Gestire le emozioni non significa bloccarle, ma imparare a sentirle, accoglierle e poi lasciarle andare.
Cosa cambia con il coaching ontologico?
- Con il Coaching Ontologico, impari a:
- Riconoscere l’origine dell’emozione e darle un nome
- Ascoltare il linguaggio del corpo e delle parole quando vivi un’emozione
- Comprendere la funzione positiva dell’emozione e seguirne le indicazioni per il tuo benessere
🌟Per dare il primo passo e iniziare a gestire le emozioni a favore del tuo benessere, scopri qui le date dei prossimi workshop di INSIDE OUT PER MAMME E PER PAPA' a Roma e online! 🌟
4 (3+1). Trova l’equilibrio tra dare e ricevere: l’Archetipo della Madre
Quest’ultimo punto del Metodo per Mamme No Stress non viene dal Coaching Ontologico, ma da un’altra parte della mia formazione che riguarda lo studio degli Archetipi Femminili attraverso il modello di Miranda Gray.
Il lavoro con gli Archetipi è un lavoro più “sottile”, ma molto profondo ed è un’altra forma per trasformare i mandati culturali limitanti.
Il ruolo della madre (ma direi anche della donna), nella nostra cultura, è legato al sacrificio, alla dedizione totale, all’annullamento. Una madre “brava” è quella che si dimentica di sé, che mette sempre gli altri prima.
Il lavoro con l’Archetipo Femminile della Madre (che è uno dei 4 Archetipi Femminili) ci ricorda che una madre in equilibrio non è una madre che dà tutto: è una madre che sa dare e ricevere, stare e lasciare andare, proteggere e chiedere aiuto.
L’Archetipo della Madre ci parla di Abbondanza, di Pienezza, di Maturità, di Celebrazione, di Realizzazione.
Esercizi pratici:
Il lavoro che propongo per riequilibrare il nostro Archetipo della Madre passa attraverso il movimento corporeo e le visualizzazioni guidate, sia in percorsi individuali sia in workshop di gruppo.
Se, però, vuoi da subito iniziare un lavoro con l’Archetipo ecco alcuni esercizi utili:
- leggi, approfondisci, ricerca informazioni sugli Archetipi Femminili e annota cosa ti colpisce dell’Archetipo della Madre (se ti colpisce, ha sempre un significato);
- ogni giorno fermati ad osservare e scrivi: “Oggi sono grata per…” (almeno 3 elementi, diversi ogni giorno).
Coaching ontologico per mamme: cos’è e come può aiutarti
Il Coaching Ontologico è un approccio trasformativo che lavora non solo su cosa fai, ma su come sei. Si fonda sull’idea che linguaggio, corpo ed emozioni siano strettamente legati e che il cambiamento avvenga dall’interno.
Perché è efficace con le mamme:
- Aiuta a riconoscere le convinzioni e i mandati limitanti (es. “se mi prendo tempo sono egoista”)
- Permette di migliorare davvero la comunicazione con partner e figli
- Rende possibile una nuova relazione con te stessa, prima che con gli altri
👉 Leggi qui le testimonianze di alcune delle mamme che hanno partecipato ai workshop “Inside Out per Mamme” sulla gestione delle emozioni..❤️
👉 Se sei incuriosita, puoi leggere l’articolo di approfondimento del BLOG: “Coaching Ontologico: il metodo per la trasformazione personale e una vita più felice”.
Domande frequenti
Come gestire l’ansia da mamma?
👉 Inizia ascoltando i segnali del corpo. Non combattere l’ansia: dialoga con lei. Chiediti di cosa hai bisogno. Una parent coach formata in coaching ontologico può aiutarti a riformulare il tuo modo di affrontare la pressione.
Come faccio a non sentirmi sempre in colpa?
👉 Il senso di colpa nasce spesso da aspettative irrealistiche. Chiediti: “Questa regola è davvero mia?” Impara a riconoscere i tuoi confini emotivi.
Esistono mamme felici davvero?
👉 Sì, ma non perché hanno tutto sotto controllo. Le mamme felici hanno imparato a stare in contatto con sé stesse, a chiedere aiuto, a smettere di fingere di farcela sempre.
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